ANNO 14 n° 120
Comunali - Ballottaggio
Si vota anche oggi
per l'elezione del sindaco
10/06/2013 - 00:25

VITERBO – Sono 53.401 (27.831 donne, 25.526 uomini) i viterbesi chiamati alle urne fino alle 15 di oggi per scegliere chi, tra Leonardo Michelini, centrosinistra, e Giulio Marini, centrodestra, reggerà lo ''scettro'' da sindaco nei prossimi 5 anni.

Dall'affollatissimo primo turno – 14 aspiranti alla carica di primo cittadino, 21 liste e quasi 593 candidati - il centrosinistra, per la prima volta dal 1995, è uscito in considerevole vantaggio sul centrodestra. Michelini, sostenuto da Pd, Sel, e dalle liste civiche, Oltre le mura e Diritti per Viterbo , ha infatti ottenuto il 35,85%; il sindaco uscente, appoggiato da Pdl, Fratelli d'Italia e dalle liste civiche Ego sum leo e Civica per Viterbo, si è fermato al 25,18%.

Il quadro scaturito dal primo turno, tuttavia, potrebbe essere parzialmente modificato dagli accordi o dagli apparentamenti compiuti dai due candidati con le liste uscite di scena.

Michelini non ha fatto alcun apparentamento, ma ha raggiunto un accordo con il candidato sindaco di Viva Viterbo, Filippo Rossi, che aveva ottenuto il 12,19%, e con Chiara Frontini di Viterbo 2020, nominata assessore della giunta Marini in virtù delle quota rosa nel gennaio 2012, a seguito a un ricorso presentato dal Pd e accolto dal Tar del Lazio, poi estromessa con l’ennesimo rimpasto nel settembre dello stesso anno,che aveva raccolto il 4,97. Sulla carta, quindi, Michelini avrebbe dalla sua un bacino elettorale del 53,13%.

Marini, nel tentativo di colmare il gap che lo divide dal rivale, si è apparentato con varie liste: Fondazione, di Gianmaria Santucci (5,31% al primo turno), La Destra di Andrea Scaramuccia (2,65), La mia Tuscia di Renzo Poleggi (1,38), Fiamma tricolore di Giovanni Adami (0,52). Il suo bacino elettorale di riferimento, sulla carta, si colloca tra il 35 e il 36%.

Su entrambi i candidati a sindaco pende però la spada di Damocle dell’astensionismo. La diserzione in massa dalle urne, infatti, potrebbe incedere sul risultato finale più degli accordi o degli apparentamenti. Già al primo turno, infatti, non ha votato il 32,62% degli aventi diritto, con un incremento del 18,31% rispetto alla precedente tornata.

Ad infoltire le fila del non voto contribuiranno anche i disimpegni del Movimento Cinque Stelle (6,91% al primo turno) e delle liste Solidarietà Cittadina (1,22%) e Rifondazione Comunista (1,43%), che non hanno dato alcuna indicazione di voto per il ballottaggio. Anzi, hanno invitato i loro elettori ad “andare al mare”.

Sabato pomeriggio, infine, si sono insediati regolarmente i 66 seggi in città e nelle frazioni. Si vota oggi, domenica 9 giugno, dalle 8 alle 22 e domani, lunedì 10 giugno, dalle 7 alle 15. Possono votare anche coloro che non hanno partecipato al primo turno.

 





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